TANGRAM 33 Bulletin der EKR Juni 2014 - page 78

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Anti-Schwarzer Rassismus
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Racismeanti-Noir
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Il razzismo contro i Neri
Personen inNotlage: besonders leichteZielscheiben vonRassismus
Personnes en situationprécaire : des cibles particulièrement exposées
Lepersone in situazioneprecaria: vittimepredestinate
TANGRAM 33
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6/2014
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AlfredNgoyi waMwanza | Les requérants d’asile africains enmanque d’assistance juridique de qualité
Scarsa assistenza legaleai richiedenti
l’asiloafricani
In Svizzera, la legislazionee laprassi fanno
sì che i richiedenti l’asilodi origineafricana in-
contrino numerose difficoltà a essere ricono-
sciuti come rifugiati.Nonpotendobeneficiare
di un servizio di assistenza legale di qualità,
queste persone faticano a convincere le auto-
rità del loro bisogno di protezione e le prove
addotte sono spesso ritenutepocoattendibili.
Per esserepresi in considerazione, i documen-
ti presentati devonodapprimaessere verifica-
ti nei Paesi di originedegli asilanti daavvocati
africani di fiducia designati dalle rappresen-
tanze diplomatiche svizzere all’estero e la cui
credibilità ègiudicata incontestabiledalle au-
torità svizzere. Questa verifica può richiedere
mesi oanni, senza contare le irregolarità com-
messeda alcuni ispettori, che si limitano a sti-
lare rapporti senza recarsi sul posto. Tutto ciò
si ripercuote negativamente sia sulla durata
della procedura sia sulle decisioni che devono
essereprese.
Un esempio che illustrabene l’inasprimen-
to della legge sull’asilo, riguardante quasi
esclusivamente i richiedenti di origine africa-
na, è la soppressione, fra imotivi di asilo, del-
la diserzione. Questamisura colpisce inmodo
particolare gli Eritrei. I richiedenti l’asilo pro-
venienti dalla Nigeria e dalla Guinea, tacciati
indistintamentedi essere spacciatori di droga,
sono vittime di questi pregiudizi e faticano
a ottenere la non esecuzione dell’allontana-
mento anche nei casi in cui sarebbe giustifi-
cata.
I servizidi assistenza legalegratuita,offerti
dall’Organizzazione svizzera aiuto ai rifugiati
nei centri di registrazione e in tutti i Cantoni,
sonoestremamente sollecitati. Questo sovrac-
carico si ripercuote negativamente sui richie-
denti l’asilo, poiché spesso l’assistenza è for-
nita soltantodopo che l’Ufficio federale della
migrazionehaemessounadecisionenegativa
e i giuristi affiancati agli asilanti non conosco-
nonulladel Paesedi originedei loroassistiti.
AlfredNgoyi waMwanza è giurista, specialista inmateria
di asilo e diritti umani. È il fondatore di BUCOFRAS, un
ufficio di consulenza per africani francofoni in Svizzera.
Fehlender Rechtsbeistand für
afrikanischeAsylsuchende
Die Gesetzgebung und die Rechtspraxis
der Schweiz machen es für afrikanische Asyl-
suchende sehr schwierig, als Flüchtlinge aner-
kannt zuwerden. OhnegutenRechtsbeistand
haben sieMühe, ihr Recht auf Schutz geltend
zu machen, und die Beweise, die sie anbrin-
gen, werden von den Behörden oft als wenig
glaubwürdigbetrachtet.Die fürdenEntscheid
relevanten Dokumente müssen zuerst in den
Herkunftsländern der Asylsuchenden durch
Vertrauensanwälte überprüft werden. Diese
werden von den diplomatischen Vertretun-
gen der Schweiz imAusland beauftragt, und
ihreGlaubwürdigkeitwird vonden Schweizer
Behörden nicht in Frage gestellt. Eine solche
Überprüfung kann Monate oder sogar Jahre
dauern. Dabei kann es auch zu Unregelmäs-
sigkeiten kommen, wenn einzelne Untersu-
chungsleiter Berichte verfassen, ohne sich
direkt vorOrt zubegeben, waswiederumne-
gative Auswirkungen auf die Verfahrensdau-
er unddie Entscheidehat.
Die Aufhebung der Militärdienstverwei-
gerung als Asylgrund betrifft hauptsächlich
die Eritreer und ist ein gutes Beispiel für die
Verschärfung des Asylgesetzes, unter der fast
ausschliesslichFlüchtlingeausAfrikazu leiden
haben. Flüchtlinge aus Nigeria und Guinea
sind vor allemOpfer negativer Vorurteile. Sie
werdenohneUnterschiedallealsDrogendea-
ler wahrgenommen und haben daher Mühe,
die Nichtausschaffung zu erlangen, auch
wenndiesegerechtfertigtwäre.
DerkostenloseRechtsbeistand, der vonder
Schweizerischen Flüchtlingshilfe SFH in den
Empfangszentren und in allen Kantonen zur
Verfügunggestelltwird, ist überlastet, sodass
die Asylsuchenden oft erst betreut werden,
wenn sie einen negativen Entscheid des Bun-
desamtes für Migration BFM erhalten haben,
und sie sindmit Juristen konfrontiert, die zu-
weilen nichts über das Herkunftsland ihrer
Klientenwissen.
Alfred Ngoyi waMwanza ist Jurist und Spezialist für Asyl
und Menschenrechte. Er hat das Beratungsbüro BUCO-
FRAS für französischsprachige Afrikaner in der Schweiz
gegründet.
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