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Presedi posizionee rapporti agli organi internazionali
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Prendereposizione sulla tuteladalladiscriminazione razzialenel quadrodei
rapporti periodici presentati dallaSvizzeraagli organi istituiti da trattati
internazionali sullaprotezionedei diritti umani»
Dal 1969, Il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale CERD vigila
sull’osservanza della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione
razziale. Nel gennaiodel 2014 laCFRha redattoun rapporto all’attenzionedel CERD inoccasionedella
presentazione del settimo, ottavo e nono rapporto della Svizzera al suddetto Comitato. Tale rapporto
haaffrontatoprincipalmente i seguenti aspetti:
Esistono solo poche campagne nazionali di
sensibilizzazione contro il razzismo.
La legislazione in materia di protezione
dalladiscriminazioneècarente, adesempio
nel
settore
del
diritto
civile
e
amministrativo.
Il Centro svizzerodi competenzaper i diritti
umani CSDU, sebbene abbia colmato una
lacuna per quanto riguarda il sostegno
all’attuazione degli obblighi internazionali
inmateriadi diritti umani nel nostroPaese,
non adempie totalmente i requisiti stabiliti
dai principi di Parigi per le istituzioni
nazionali adifesadei diritti umani.
Malgrado i crescenti sforzi per la
formazione degli addetti alla sicurezza e al
perseguimento penale sul tema dei diritti
umani, sono ancora stati registrati casi di
profiling
razziale da parte dei corpi di
polizia.
A causa dei continui inasprimenti della
legge sull’asilo, i richiedenti l’asilo sono
soggetti a restrizioni ingiustificate e
discriminazione razziale.
Jenisch, Sinti e Rom sono tuttora spesso
vittime di disparità di trattamento e di
stereotipi negativi.
La discriminazione razziale colpisce
soprattutto i seguenti gruppi: neri di origine
africana, musulmani, persone provenienti
dall’Europa sudorientale, Jenisch, Sinti,
Rome richiedenti l’asilo.
