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Informazionedell’opinionepubblicaemisuredi prevenzione
«Provvederea informare l’opinionepubblica, sostenereeavviarecampagnedi
prevenzione»
La nostra società, sempre più «in rete», sta
mutando radicalmente. In un mondo sempre
più caratterizzatodallamobilità, dovemilioni di
persone coprono distanze di migliaia di
chilometri e dove quantità immense
d’informazioni edi dati fannoquotidianamente
il giro del globo, la nostra società e il nostro
sistema giuridico sono chiamati a definire
nuove regole di convivenza. Oggi con
pochissimo sforzo è ad esempio possibile
inviare commenti razzisti simultaneamente a
migliaia di lettori in tutto il mondo. Secondo la
CFR, non si tratta soltanto di individuare più
capillarmente ed eventualmente segnalare alle
autorità penali i contenuti razzisti, ma anchedi
elaborare misure di prevenzione efficaci in
aggiunta alle procedure di segnalazione penale
vigenti. Una sfida enorme, soprattutto per
quanto riguarda il coinvolgimento delle giovani
generazioni. È necessario che tutti gli attori
impegnati nella lotta al razzismo accrescano le
proprie conoscenze in quest’ambito. La CFR
contribuisce a tale obiettivo, sia richiamando
l’attenzione dei media sulla particolare
importanza dello sviluppo di competenze
finalizzate a un uso responsabile di Internet, sia
ponendo questo tema al centro della propria
campagnaper il 2015.
Nel 2014 la CFR si è molto impegnata nelle
relazioni pubbliche. La presidente ha concesso
oltre 50 interviste, riprese integralmente o in
parte da vari media. Inoltre ha partecipato a
cinque trasmissioni di dibattito politico della
RTS, tracui
Infrarouge
.Aciòsi aggiunge il lavoro
dellasegreteriaedellevicepresidenti,chehanno
risposto direttamente a oltre 20 richieste dei
media.
La CFR è stata contattata dai media su diversi
temi di attualità, in parte anche in seguito a
comunicati stampadiramati dallaCommissione
stessa. Nell’estate del 2014, di fronte
all’aumento delle dichiarazioni antisemite e
delle istigazioni all’odionei social media, laCFR
ha ricordato che tutti i contenuti diffusi in
Internet sono pubblici e quindi soggetti alle
limitazioni imposte dal Codice penale,
richiamando nel contempo i gestori dei social
mediaalle loro responsabilità.
Anchenell’anno in rassegna laCFRhapubblicato
due numeri del suo bollettino semestrale
TANGRAM. Con il primo, uscito a giugno, la
Commissioneha voluto richiamare l’attenzione
sul razzismo contro i neri, un fenomeno
paradossalmente ancora poco studiato e
troppo spesso minimizzato o attribuito alla
suscettibilità delle vittime. Il secondo, uscito a
dicembre, è stato invece dedicato al rapporto