TANGRAM 35 Bulletin der EKR Juni 2015 - page 79

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20 Jahre
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20ans
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20 anni
VorgehengegenHassreden im Internet
Agir contre les discours dehaine sur Internet
Agire contro l’istigazioneall’odio in Internet
Joëlle Scacchi | «Beaucoup de jeunes se sentent très seuls quand ils sont discriminés»
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6/2015
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TANGRAM35
«Tanti giovani si sentonomolto soli
quando sonodiscriminati»
RomanHelfer si è impegnatonella campa-
gna
No hate speech
contro l’istigazione all’o-
dio on-line promossa dal Consiglio d’Europa.
Per il giovane militante, che ricopre anche il
ruolo di delegato europeo della Federazione
svizzera delle associazioni giovanili FSAG, il
fatto di includere tutte le forme di discrimi-
nazione in un unico progetto costituisce la
maggior sfidama anche il motivodi interesse
principale della campagna. Roman si è reso
conto che i giovani sono perlopiù scarsamen-
te informati sui diritti umani e non sono per
forza votati all’idealismo, e dunque nemme-
no pronti ad anteporre sempre e comunque i
diritti umani a qualsiasi altra considerazione.
I grandi principi non bastano ai giovani, che
devono avere la possibilità di misurarsi con la
realtà, scambiare opinioni, interrogarsi e di-
sporredegli spazi necessari per esprimersi.
Per quanto riguarda le istigazioni all’odio,
Roman Helfer sottolinea quanto sia impor-
tante segnalare gli attacchi verbali, servendo-
si della piattaforma allestita a tale scopo nel
quadro della campagna del Consiglio d’Euro-
pa, mediante una denuncia penale o comu-
nicando i casi su Facebook. Segnalare questi
episodi significa infatti anche affermare la
propria esistenza e non sentirsi soli, ma par-
te di una comunità. Molte giovani vittime di
istigazioni all’odio si sentonomolto isolate e
non sanno come reagire. Uno degli obiettivi
della campagna era di mobilitare gli utenti e
di incitarli a reagire per difendere le vittime,
scoraggiando così gli aggressori.
Da sempre sensibile alle discriminazioni
nei confronti delledonneedegli omosessuali,
Romana16anni ha toccato conmano l’ingiu-
stizia durante il suo apprendistato di cuoco,
soprattutto vedendo i suoi colleghi stranieri
sottopagati, disprezzati e talvolta sradicati.
Incontrarli e condividere con loro il vissuto
quotidiano è stata per lui l’esperienza che gli
haapertogli occhi.
Joëlle Scacchi, già responsabile della redazione di
Tan-
gram
, ha lavorato per la CFR dal gennaio 2010 all’aprile
2015.
«Vielediskriminierte Jugendliche fühlen
sich sehr allein»
Roman Helfer engagierte sich in der vom
Europarat lancierten Kampagne
No hate
speech
gegenOnline-Hassreden. Für den jun-
genAktivisten und europäischenDelegierten
der Schweizerischen Arbeitsgemeinschaft der
Jugendverbände SAJV ist Sinn und Zweck der
Kampagne die Zusammenfassung aller Arten
von Diskriminierung in einem einzigen Pro-
jekt. Er stellte fest, dass die meisten Jugend-
lichen nur sehr wenig über Menschenrechte
wissen und dass Jugendliche keineswegs eine
idyllische Gruppe bilden, die bereit ist, den
Menschenrechten diskussionslos hohe Prio-
rität einzuräumen. Grosse Prinzipien allein
reichen nicht aus. Jugendliche müssen die
Dinge fühlen, sich austauschen und hinter-
fragen können und den notwendigen Raum
erhalten, um ihre eigene Wirklichkeit auszu-
drücken.
Angesichts der Hassreden betont Roman
Helfer, wiewichtig es ist, verbale Angriffe zu
melden, sei es auf der Feedback-Plattformder
Europaratskampagne, mittels einer Strafan-
zeigeoder auf Facebook. Denn etwas zumel-
den bedeutet auch, zu existieren und sich zu
vernetzen, sich nicht mehr alleine zu fühlen.
Viele Jugendliche, die Opfer von Hassreden
werden, fühlen sich isoliert undwissen nicht,
wie sie reagieren sollen. Eines der Ziele der
Kampagne bestand darin, die Benutzenden
zu mobilisieren und sie zum Handeln zu be-
wegen, sodass die Opfer verteidigt und Ag-
gressoren entmutigtwerden.
Obwohl Roman Helfer bereits sehr früh
für die Diskriminierung von Frauen und Ho-
mosexuellen sensibilisiert war, wurde er erst
als 16-jährigerKochlehrlingdirektmitderUn-
gerechtigkeit konfrontiert, als er seine unter-
bezahlten ausländischen, wenig geschätzten
undmanchmal entwurzeltenKolleginnenund
Kollegen sah. Ihre Bekanntschaft zu machen
und ihrenAlltagzu teilenwar eineErfahrung,
die ihmdieAugenöffnete.
Das Interview führte Joëlle Scacchi, Redaktionsverant-
wortliche des
Tangram
von Januar 2010 bis April 2015.
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