TANGRAM 33 Bulletin de la CFR Juin 2014 - page 27

Aus der Kommission
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Nouvelles de la commission
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La commissione informa
Fälle aus der Beratung
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Cas tirés de lapratique
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Casisticadel serviziodi consulenza
27
6/2014
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TANGRAM33
ceve una risposta evasiva dal suo avvocato.
A questo punto chiede lumi alla CFR. La CFR
interviene direttamente presso il proprietario
del parco, che si dichiaradispostoa rimuovere
subito le statue.
Il pupazzonerodi unagiostra
Un comitato chiede alla sua cittàdi rimuo-
vere da una giostra un pupazzo che rappre-
senta un servo di colore dell’epoca coloniale
in abbigliamento orientale. Interpellata dal
comitato, laCFR si rivolgeal gestoredellagio-
stra, che deplora il fatto che la cosa sia stata
mediatizzata senza che nessuno abbia prima
preso contatto con lui. Al gestore non si può
rimproverarealcuna intenzione razzista. Spie-
ga che il pupazzo èmolto amatodai bambini
e si dice disposto a rimuoverlo, pur sperando
in altre soluzioni. Propone poi di risolvere il
problema del colore della pelle tingendod’o-
ro il pupazzo, in modo da poterlo conserva-
re. D’intesa con la CFR presenta quindi la sua
proposta.
Impiegodelladenominazione «testadi
moro» inunapasticceria
Un cittadino tedesco segnala di aver visto
esposti in una pasticceria dei dolci chiamati
«testedimoro»e chiede se in Svizzeranon sia
proibito l’usodi espressioni discriminatorie. La
CFR risponde chenel caso specifico si può solo
discutere se ladenominazione«testedimoro»
siaomenopoliticamente corretta.Mancando
unmovente razzista, è esclusa qualsiasi azio-
ne penale. Quale cliente della pasticceria, il
cittadino tedesco si riservadi scrivereal nego-
zio con copia allaCFR.
Casisticadel serviziodi consulenza
DelegatodelleNazioni Unite insultato in
unperiodico
In un articolo intitolato «Cosa fare contro
le frecce avvelenate dell’ONU» apparso su
un periodico di destra, il senegalese Doudou
Diène (relatore delle Nazioni Unite sul razzi-
smo e la xenofobia dal 2002 al 2008) è fatto
oggettodelle seguenti espressioni discrimina-
torie [traduzionedella redazione]:
«Ma che cene importa cheunqualsiasi de-
legatuccioONUdell’Africanera venga in Sviz-
zera adarci lezione con tanta arroganza?»
«Perprima cosa, questeassurditànon sono
farina del sacco dei delegati ONU scampati
allagiungla; […]»
«I poveri africani servonoaquesteorganiz-
zazioni da ‹utili idioti› […]»
Una donna segnala l’articolo alla CFR e
chiede come si può reagire. La CFR le consi-
glia di sporgere denuncia penale contro la
persona responsabile. La testimone sporge
denuncia per discriminazione razziale ai sensi
dell’articolo 261
bis
CP. L’autorità penale com-
petente decreta il non luogo a procedere, la
denunciante intende interporre ricorso.
Statue razziste inunparcodi
divertimenti
L’entrata degli spogliatoi di un parco di
divertimenti è ornata dalle statue fortemen-
te caricaturali di due africani seminudi, in
gonnellino di rafia e con un osso attraverso
il naso. Lo stereotipo dei cannibali degli anni
1960. Aduna visitatrice presente al parco con
i figli e il marito di colore le statue paiono di
pessimo gusto e di carattere razzista. Invia
una lettera di lamentele al proprietario e ri-
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