TANGRAM 40

Più dialogo, riconoscimento e rispetto

Sintesi dell'articolo
«Mehr Austausch, Anerkennung und Respekt. Beobachtungen und Fazit zur Tagung Muslimfeindlichkeit» (tedesco)

Autor

Economista e teologo, Wolfgang Bürgstein è membro della CFR e segretario generale della Commissione nazionale svizzera giustizia e pace, un organo della Conferenza dei vescovi svizzeri. wolfgang.buergstein@juspax.ch

I diversi contributi presentati in occasione del convegno di Friburgo dell’11 settembre 2017 hanno chiaramente dimostrato che l’ostilità verso i musulmani è un fenomeno reale, riscontrabile nella vita quotidiana, nei dibattiti politici e sui media. È inoltre espressione di un crescente analfabetismo religioso. La visibilità pubblica dell’Islam dà fastidio a una società secolare per la quale la religione è un fatto privato. L’ostilità verso i musulmani può quindi anche essere intesa come espressione dell’incapacità di comprendere i diversi simboli e orientamenti religiosi come riflesso dell’eterogeneità sociale.

In Svizzera è necessaria una percezione differenziata dei musulmani. I musulmani del nostro Paese – perlopiù con retroterra migratorio – scoprono qui l’eterogeneità dell’Islam, un’eterogeneità nella maggior parte dei casi inesistente nei loro Paesi d’origine. Quest’esperienza è al tempo stesso una sfida e un’opportunità. E di opportunità si è parlato finora troppo poco nei dibattiti sui musulmani – in Svizzera come in Europa.

I musulmani non devono essere guardati con sospetto in quanto tali. Sono invece necessari il dialogo, il riconoscimento e il rispetto per le prestazioni fornite alla nostra società da associazioni e gruppi musulmani. In questo senso siamo ancora ai primi passi. Ma con il convegno di Friburgo se ne è fatto uno di più.