Autore
Doris Angst è supplente del delegato svizzero all’ECRI e docente alla Scuola universitaria professionale di Berna. Fino al 30 settembre 2014 è stata direttrice della CFR.
dorisangst.hrightsexpert@gmail.com
Prendendo spunto da alcuni casi di umorismo discriminatorio giudicati in tribunale e trattati dai media, Doris Angst spiega la posizione della CFR. Gli esempi vanno dalla rappresentazione satirica di una consigliera federale (autorizzata in nome della libertà dell’arte) a certe satire carnevalesche di contenuto antisemita (i cui autori sono stati condannati) alla rappresentazione di personaggi e personalità di colore da parte di comici bianchi (il cosiddetto blackfacing). Negli ultimi 15 anni il razzismo contro i Neri è stato tematizzato più volte. Essere consapevoli degli effetti sociali delle rappresentazioni stereotipizzanti e prendere più nettamente le distanze da diffamazioni mirate mascherate da umorismo o satira non è soltanto un dovere della comedy, ma anche di tutti gli opinion maker e della giustizia. La CFR ha sempre cercato di tracciare la linea sottile che separa la comicità che intende essere utile a qualcuno da quella che invece, apertamente o subdolamente, veicola scientemente un messaggio razzista.