Sintesi dell'articolo
«Die humoristische Erziehung des Menschen» (tedesco)
Shpresa Jashari ha studiato germanistica all’Università di Berna e insegnato linguistica alle Università di Zurigo e Brema. Con Helga Kotthoff e Darja Klingenberg ha pubblicato il libro Komik (in) der Migrationsgesellschaft (2013). shpresa.
jashari@unine.ch
Non prendersi sul serio è una premessa indispensabile della comedy, ci dice Semih Yavsaner alias Müslüm. Se si riesce a ridere di se stessi si sviluppa una vis comica che si trasmette anche al pubblico. Cresciuto tra due mondi e a suo agio in entrambi, il comico bernese trae la sua energia umoristica da questa ambivalenza. Attraverso la rappresentazione comica dei pregiudizi si possono mettere in discussione i valori che li hanno generati. Ma non per rafforzare gli stereotipi. Il personaggio di Müslüm, infatti, nasce proprio per scardinarli. In questo Yavsaner vede il proprio lavoro: il suo personaggio deve mostrare caratteristiche sempre nuove e inattese e riunire contraddizioni che gli permettano di svilupparsi. Attraverso l’umorismo può così sciogliere la muffa di certe idee sclerotizzatesi nella società. Questo modo di educare funziona e ne fa il latore «fico» di un messaggio che di «fico» ha ben poco: una specie di filosofia dell’amore per il prossimo. Non da ultimo gioca un ruolo importante anche la lingua. Di primo acchito sembra steoreotipata, ma ascoltando meglio si nota che è piena di elementi atipici, come concetti astratti e diminutivi. Inoltre, poiché non disdegna i temi politici, Müslüm non ha successo soltanto nella società maggioritaria, ma anche negli ambienti alternativi. Ciò nonostante Yavsaner non intende dare voce ad alcun partito politico o interesse commerciale. È convinto di poter ottenere di più con la sua comicità. Proprio perché il suo messaggio raggiunge i destinatari attraverso la risata.
L’intervista è stata pubblicata nel libro di Helga Kotthoff, Shpresa Jashari e Darja Klingenberg, Komik (in) der Migrationsgesellschaft, UVK Verlagsgesellschaft Konstanz, Monaco, 2013.