Il Consiglio federale è incaricato di elaborare un catalogo di misure da poi implementare tramite la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) che sfruttino il potenziale non ancora utilizzato delle nuove tecnologie e dell'approccio basato sui dati per un monitoraggio più efficace dei flussi migratori e l'ottimizzazione dei processi di rimpatrio.
Il Consiglio federale è incaricato di esaminare e illustrare in un rapporto misure contro la radicalizzazione in seno alla diaspora.
Il Consiglio federale è incaricato di integrare nella prossima revisione della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) la seguente modifica dell’articolo 85 LStrI: Art. 85 cpv. 7 Le persone ammesse provvisoriamente non hanno diritto al ricongiungimento familiare.
Il Consiglio federale è incaricato di
- limitare lo statuto di protezione S, prorogato il 1° novembre 2023, alle persone che avevano il loro ultimo domicilio in regioni ucraine occupate in parte o integralmente dalla Russia o che sono teatro di combattimenti più o meno intensi;
- abrogarlo per le persone che avevano il loro ultimo domicilio in regioni ucraine sotto controllo ucraino e in cui non hanno luogo combattimenti;
- abrogarlo per i cittadini non ucraini, ad eccezione dei rifugiati riconosciuti dall’Ucraina.
(...) Tuttavia, perché le persone giungono in Svizzera, quali ragioni adducono e quali motivi hanno indotto l’amministrazione a concedere loro lo statuto di rifugiato? Attualmente il Parlamento e il pubblico sono informati soltanto sulle cifre e le nazionalità. In futuro un rapporto della SEM pubblicato a intervalli regolari dovrà fornire informazioni in merito.
Il Consiglio federale è incaricato di esaminare le possibilità di ridurre progressivamente il ricorso allo statuto di protezione S. Le nuove persone giunte in Svizzera devono essere sottoposte alla procedura ordinaria d’asilo e non devono più essere concessi nuovi statuti S.
A quanto pare, la causa dei nuovi abusi sarebbe la centralizzazione e riduzione del dispositivo di gestione dello statuto S ad opera della Confederazione, che porta ad una minore qualità ed incisività dei controlli.
Considerando i costi miliardari a carico del contribuente generati dagli statuti S, che il CF ha oltretutto deciso di prolungare fino a marzo 2025, la situazione creatasi non è sostenibile.
Chiedo al CF: (...)
Nelle ultime settimane e mesi si sono drasticamente moltiplicate le segnalazioni di abusi in relazione allo statuto di protezione S. Comuni, Cantoni, uffici e persone impegnate da anni nel settore dei rifugiati hanno ripetutamente riportato i seguenti due problemi. (...)
Il Consiglio federale è incaricato di adeguare lo statuto di protezione S, che in particolare va revocato o non più concesso se: (...)
L'articolo 74 della Legge sull'asilo è modificato come segue: (...)
(...) Il Gran Consiglio del Cantone di San Gallo invita l’Assemblea federale a sopprimere al più presto lo statuto di protezione S per i richiedenti l’asilo provenienti dall’Ucraina e a sostituirlo con una procedura accelerata secondo la legislazione vigente in materia d’asilo.
Nei mesi scorsi la Segreteria di Stato della migrazione ha negato ad alcuni cittadini russi non sanzionati la proroga del permesso di dimora adducendo la motivazione di una «possibile perdita di reputazione» per la Svizzera.
Invito il Consiglio federale a rispondere alle domande seguenti:
1. In quanti casi la domanda di permesso o di proroga del permesso di cittadini russi non sanzionati è stata respinta, è stata oggetto di un preavviso negativo oppure la pertinente decisione è stata posticipata? (...)
Il Consiglio federale è incaricato di annullare il cambio di prassi effettuato dal 17 luglio 2023 per le domande d’asilo delle cittadine afghane. Il criterio determinante deve essere il Paese d’origine e non la cittadinanza.
La legislazione vigente è adeguata in modo che, nelle sentenze per crimini violenti, i legami dell'autore con il suo Paese di origine non siano presi in considerazione nella ponderazione degli interessi ai sensi dell'articolo 66a capoverso 2 del Codice penale (CP).
Il Consiglio federale ha deciso di attivare lo statuto di protezione S per garantire che le persone in fuga dall'Ucraina ricevano rapidamente un diritto di soggiorno senza doversi sottoporre a una procedura d'asilo ordinaria.
Il Consiglio federale ha precisato che "oltre ai cittadini ucraini e ai loro familiari, ricevono lo statuto S anche i cittadini di Stati terzi costretti a fuggire a causa della guerra, a condizione che prima della loro fuga fossero in possesso di un titolo di soggiorno valido in Ucraina e che un rimpatrio sicuro e durevole non sia possibile". L'applicazione di quest'ultima condizione comporta trattamenti arbitrari.
1. Quando il Consiglio federale cambierà la sua prassi?
2. Quando riconoscerà che l'Eritrea non è uno Stato sicuro?
3. Condivide l'opinione secondo cui gli Eritrei giunti in Svizzera secondo la vecchia legge sull'asilo devono ottenere uno statuto legale?
4. Come può assumersi la responsabilità del ritorno obbligato degli Eritrei in zone di guerra e definirlo ragionevolmente esigibile?
Decreto federale concernente il Patto globale ONU sulla migrazione