Il Cantone di Berna ha messo a disposizione quest’autunno dei nomadi svizzeri quattro nuove aree di transito provvisorie a Sumiswald (posti per 5 carovane), Rohrbach (20 carovane), Interlaken (5 carovane) e Muri (15 carovane). I nuovi posti si aggiungono a quelli già disponibili ad Anet, Belp, Thun e Brienz. Le Città di Berna e Bienne stanno verificando se le due aree provvisorie messe a disposizione questa primavera potranno essere utilizzate anche l’anno prossimo.
Nel Cantone del Giura, il Governo ha aperto la consultazione su una nuova scheda del piano direttore che conferma le due aree d’accoglienza attualmente utilizzate a titolo provvisorio. L’area situata ai margini dell’autostrada nei pressi di Porrentruy dove nel maggio scorso si è installata la comunità jenisch dovrebbe essere resa permanente. Per associare la popolazione locale a questo passo, le autorità giurassiane l’hanno invitata ad un incontro con i nomadi svizzeri il 28 settembre 2014. Ai nomadi stranieri sarà assegnata un’area anch’essa vicina all’autostrada, ma dall’altra parte del Col des Rangiers, nel Comune di Courrendlin
Dall’inizio di luglio, grazie ad una buona collaborazione tra le autorità e il Movimento dei nomadi svizzeri ha potuto essere messa a disposizione un’area provvisoria anche a Unteriberg (Cantone di Svitto).
Nell’aprile scorso, il Movimento dei nomadi svizzeri aveva dimostrato a Berna sulla piccola Allmend per attirare l’attenzione delle autorità e della popolazione sulla penuria di aree di transito e di sosta per i nomadi svizzeri. La manifestazione si era conclusa con l’evacuazione dei dimostranti da parte della polizia. Diverse organizzazioni, tra cui Amnesty International e la Società per i popoli minacciati si erano quindi mobilitate a sostegno delle rivendicazioni dei nomadi. Da quel momento, diversi Cantoni hanno intrapreso passi per creare nuove aree e i media hanno abbondantemente parlato di queste minoranze svizzere fino allora ignorate dal grande pubblico.