TANGRAM 36

Il politico: «Il villaggio globale va gestito secondo regole globali»

Sintesi dell'articolo
«Der Politiker: «Eine globalisierte Welt braucht eine globalisierte Governance» (tedesco)

Autor

Alec von Graffenried, direttore della Losinger Marazzi SA, presidente di «Bern Tourismus» e vicepresidente dell’associazione «Unser Recht - Nostro Diritto», è stato consigliere nazionale dal 2007 al 2015 e presidente della Commissione degli affari giuridici nel 2014-2015.
a.vongraffenried@losinger-marazzi.ch

Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito a una forte accelerazione della globalizzazione: i continenti si sono fatti più vicini e la mobilità, anche degli Svizzeri, è cresciuta. Nonostante l’intensificarsi dei contatti nel mondo, però, la xenofobia non sembra, paradossalmente, diminuire. La società globalizzata non produce quindi automaticamente empatia e unità fra i popoli.

Le relazioni internazionali hanno contribuito al forte incremento del benessere economico della Svizzera e anche sul piano individuale, le persone stanno meglio di quanto non stessero in passato. Perciò sono in tanti, oggi, ad avere qualcosa da perdere. Frontiere aperte e mercati mondiali significano maggiore concorrenza. I migranti economici e i rifugiati di guerra aspirano al Nord del mondo per partecipare al benessere della nostra società. Questa aspirazione incute paura a numerose persone in Svizzera, che vedono in pericolo i posti di lavoro, il tenore di vita e l’identità culturale. Sono queste paure di perdere quanto acquisito finora che favoriscono atteggiamenti di difesa, di rifiuto dell’altro e di odio che poi sfociano nel razzismo.

In un’epoca di disfattismo politico dilagante come la nostra, è un gioco da ragazzi instillare paure e dubbi nelle coscienze dei popoli. È compito della politica promuovere la comprensione per i contesti internazionali, veicolare un’immagine positiva della convivenza civile e sensibilizzare i cittadini all’importanza del rispetto delle istituzioni. Per raggiungere questi obiettivi dobbiamo impegnarci per trasmettere fiducia in un presente in cui lo Stato sociale c’è e infondere nelle persone gioia di vivere e coraggio per affrontare un futuro globalizzato dai molti risvolti promettenti.