TANGRAM 36

Giornata d’incontro per allievi svizzeri e giovani asilanti

Sintesi dell'articolo
«Schweizer Jugendliche und Asylsuchende treffen sich» (tedesco)

Le giornate d’incontro dell’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati OSAR offrono ad allievi svizzeri la possibilità d’incontrare, in un centro di transito, giovani richiedenti l’asilo e di conoscere meglio i loro Paesi di provenienza e la procedura di asilo. I giovani rifugiati ricambiano in seguito la visita recandosi nella scuola dei loro coetanei, dove possono farsi un’idea della vita quotidiana degli allievi in Svizzera. Tali giornate hanno successo soltanto con un’accurata preparazione e un altrettanto accurato debriefing. L’iniziativa dell’OSAR può contare sulla consulenza specialistica e sul sostegno finanziario della fondazione Education21.

I giovani conoscono i rifugiati quasi unicamente per sentito dire e per quello che ne riferiscono i media, in modo spesso unilaterale. Dal canto loro, i rifugiati hanno pochissimi contatti con la popolazione locale. In questo modo – afferma Urs Fankhauser, collaboratore della fondazione Education21 – non è raro che da entrambe le parti si creino pregiudizi e stereotipi. Nel contatto reciproco occorre prestare attenzione affinché questi preconcetti non si cristallizzino, ma siano invece abbattuti. La fondazione Education21 sostiene le giornate d’incontro dell’OSAR, che intendono servire proprio a questo.

A titolo di preparazione viene concordato un programma dettagliato della giornata. I docenti ricevono inoltre materiali e suggerimenti didattici per un’entrata in materia tematica ed emotiva nella classe. Parallelamente, anche i rifugiati ricevono un’adeguata preparazione: con modalità ludiche/pedagogiche sono illustrati loro gli usi e costumi della Svizzera e le attese della società nei loro confronti. Un primo contatto fra allievi e asilanti, che precede la giornata d’incontro vera e propria, avviene attraverso lo scambio di disegni. Secondo Urs Fankhauser, uno dei fattori principali per la buona riuscita di simili progetti consiste – come emerso dai colloqui di consulenza svoltisi fra la fondazione Education21 e l’OSAR – in un’accurata preparazione e in un altrettanto accurato debriefing.

La prima mezza giornata si svolge in un centro di transito: qui gli allievi sono invitati a condividere una merenda mattutina con i loro coetanei richiedenti l’asilo. Per superare le barriere linguistiche sono poi previsti giochi, pantomime, corsi accelerati di lingua, attività sportive ecc. I giovani svizzeri hanno così la possibilità di conoscere più da vicino la vita in un centro per rifugiati e il funzionamento della procedura di asilo. La seconda mezza giornata si svolge in un contesto scolastico: è qui che i richiedenti l’asilo hanno l’opportunità di vedere cosa fanno i loro coetanei che frequentano la scuola in Svizzera. In tandem misti e mediante attività ludiche e sportive, i giovani approfondiscono la conoscenza reciproca.

I feedback perlopiù positivi degli allievi, che vedono con i loro occhi come vivono i rifugiati e imparano a conoscerne le storie, il rammarico di alcuni sul fatto di non rivedersi più e l’auspicio di altri cui piacerebbe un nuovo incontro – espressi a Urs Fankhauser nella valutazione finale della giornata – mostrano che queste iniziative trovano terreno fertile tra i giovani.

Aiuti finanziari

La fondazione Education21 è il centro di competenza nazionale per l’educazione allo sviluppo sostenibile. Offre sostegno finanziario e pedagogico a progetti scolastici incentrati sull’educazione allo sviluppo sostenibile, alla cittadinanza (interdipendenze mondiali), ai diritti umani, alla prevenzione del razzismo e alla protezione dell’ambiente.

www.education21.ch/it/finanziamento-di-progetti