TANGRAM 42

Una società eterogenea dev'essere coerentemente inclusiva

Sintesi dell'articolo
«Unteilbar Gemeinschaftliches im Mittelpunkt. Eine vielfältige Gesellschaft braucht eine kohärente Inklusion» (tedesco)

Autor

Primo delegato all’integrazione del Cantone di Basilea Città, Thomas Kessler ha contribuito a definire l’attuale politica d’integrazione.
thomas.kessler@id-kessler.ch

A Basilea, la politica d’integrazione e di lotta alla discriminazione può guardare con orgoglio agli ultimi 20 anni. Vero Cantone pioniere, Basilea Città ha aperto la strada allo sviluppo della politica d’integrazione nazionale. Risultato: le basi legali e gli strumenti giuridici si sono rivelati solidi ed efficaci. Il principio dell’uguaglianza e il divieto di discriminare chicchessia sulla base di caratteristiche biologiche, culturali o di altro tipo sono vissuti consapevolmente nella realtà e anche il dovere delle autorità di attuare il divieto di discriminazione ai sensi dell’articolo 35 della Costituzione federale (Cost.) è tutt’altro che lettera morta. Con un’assidua informazione proattiva sul terreno (nei quartieri e nelle associazioni) e svolgendo un lavoro d’integrazione nelle strutture ordinarie si riesce anche ad attuare al meglio l’obbligo di prevenire la discriminazione tra privati (art. 35 cpv. 3 Cost.). Non è pressoché mai stato necessario scomodare la norma penale contro la discriminazione razziale, efficace in particolare contro negazionisti dell’Olocausto, fanatici antisemiti e neonazisti attivi.

Il modo più efficace per promuovere nel migliore dei modi la parità di trattamento di tutti gli esseri umani è assistere professionalmente le persone nel loro mondo. Lavorando nei quartieri bisogna raggiungere anche chi vive negativamente l’evoluzione della società. I cosiddetti perdenti della globalizzazione e chi è ridotto in solitudine devono essere presi sul serio e i loro problemi sociali vanno affrontati in modo mirato. L’universalità dei diritti umani deve concretizzarsi in una realtà plurale. Si tratta di attuare coerentemente la Costituzione e la legge, cioè di rispettare i vincoli del nostro ordinamento giuridico. Più aumenta l’eterogeneità della società, più coerente dev’essere l’inclusione e meno opportune sono le strutture parallele. La lotta alla discriminazione non deve rafforzare la tendenza alla frammentazione della società e alla ritribalizzazione, ma mettere al centro gli elementi inscindibilmente comuni.