Autore
Lisa Wyss è collaboratrice dell’Ufficio cantonale per l’integrazione dei migranti e la prevenzione del razzismo (IMR).
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Nella lotta contro il razzismo, il Cantone di Friburgo ritiene i giovani un gruppo target prioritario e la prevenzione tra pari un’arma efficace. Sulla base di questi presupposti, l’Ufficio cantonale per l’integrazione dei migranti e la prevenzione del razzismo (IMR) ha cofinanziato e sostenuto la produzione del film «Le regard de l’autre», un cortometraggio scritto e diretto da scolari sotto la supervisione di un professionista, che invita i giovani ad allontanarsi dai pregiudizi, dal razzismo e dalle reti sociali. Questo strumento di prevenzione, duplice in quanto corredato di un fascicolo didattico, è destinato in primo luogo alle scuole.
Un malinteso e tutto cambia. Paul scherza maldestramente con Lucas. Il compagno la prende male: nello scherzo ci vede una manifestazione di razzismo e si sente ferito. L’episodio è riportato in un blog, dove attizza gli animi, e poi si diffonde nel piccolo mondo della scuola. È questa la trama di «Le regard de l’autre», un cortometraggio cofinanziato e sostenuto dall’IMR. Il film è stato realizzato da 11 scolari tra gli 8 e i 15 anni, diretti da Stéphane Boschung, nel quadro di un laboratorio teatrale e cinematografico organizzato dalla scuola media di Bulle durante il ciclo di orientamento. Due gli obiettivi perseguiti: prevenire il razzismo e l’esclusione dei giovani e parlare da giovani a giovani. Il vocabolario degli attori in erba, la diversità del mondo scolastico, i riferimenti musicali, l’uso onnipresente dei nuovi media e l’assenza di adulti nella sceneggiatura sono tutti elementi che promuovono questo approccio tra pari e ne rafforzano l’impatto su un pubblico target prioritario – prioritario perché è nell’adolescenza che si acquisiscono e si consolidano i valori di una vita.
«Dopo aver ascoltato testimonianze che non lasciano indifferenti è stato deciso, d’accordo con gli allievi del mio laboratorio, di approfondire il tema del razzismo e dell’esclusione. Il cortometraggio è stato costruito attorno alle esperienze degli attori», spiega il regista e attore Stéphane Boschung. «Il progetto ha suscitato l’interesse del Cantone di Friburgo, poiché si tratta di un’opera collettiva realizzata con i giovani della Gruyère che s’investono a fondo per dare corpo al messaggio di prevenzione del razzismo e della discriminazione», aggiunge Maurice Ropraz, consigliere di Stato.
«Le regard de l’autre» (disponibile anche con sottotitoli in tedesco) è stato il leitmotiv della Settimana friburghese contro il razzismo del 2018. Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del film di Friburgo, cui sono seguite altre proiezioni con dibattiti in scuole, centri di animazione e Comuni. L’IMR ha deciso di elaborare un fascicolo didattico di supporto al film: i lavori hanno coinvolto attori istituzionali del settore giovanile, educativo e della prevenzione del razzismo. Il dossier è in linea con il piano di studio della Svizzera francese e la sua traduzione in tedesco è prevista nel 2019. Questo duplice strumento di prevenzione (cortometraggio e fascicolo) ha un obiettivo chiaro: consentire alle scuole di affrontare nel modo più efficace possibile in classe, preferibilmente con il supporto di specialisti, la complessa questione del razzismo.