Autor
Samuel Jordan, giornalista
I fumetti sono un mezzo ideale per decifrare, in modo ludico, educativo, ma comunque serio, i temi d’attualità. E il complottismo rientra fra questi. Il nuovo numero di TAMGRAM vi invita a uscire dagli schemi e a scoprire sei fumetti che trattano questo fenomeno da diverse angolazioni.
Guide pratiche Combattere il complottismo attraverso la risata e l’educazione: è questo l’obiettivo di due opere che dovrebbero leggere tutti. Il fumetto intitolato «Les Complotistes» racconta le avventure di Kévin, un giovane attratto dai «fatti alternativi». Il liceale, influenzato da uno strano mentore, si unisce ai «Guardiani della verità» e impara a ordire un complotto, a smascherare coloro che dominano realmente il mondo, a diffondere il virus del dubbio o a strumentalizzare una pandemia. Il medesimo intento preventivo è perseguito da «Crédulité et Rumeurs», un fumetto che intende offrire spunti per contrastare le teorie complottiste. Questo volume, ben disegnato e di piacevole lettura, narra la storia di un adolescente sensibile alle teorie complottiste e del suo amico «ragionatore» che gli vuole bene. Affronta in particolare l’influenza dei bias cognitivi nel crescente successo di queste teorie e spiega, senza giudicare, come non farsi ingannare dai propri sensi e dalle proprie intuizioni. Due opere divertenti e istruttive.
> Fabrice Erre/Jorge Bernstein, Les Complotistes. Tout s’explique, même n’importe comment. Dupuis, 2020.
> Gérald Bronner/Krassinsky, Crédulité et Rumeurs. Faire face aux théories du complot et aux fake news. La Petite Bédéthèques des Savoirs, 2018.
Inchiesta Nel fumetto «Fake News. L’info qui ne tourne pas rond» la giornalista francese Doan Bui, coadiuvata dalla disegnatrice Leslie Plée, sviscera un fenomeno che sta rovinando la sua categoria professionale: le bufale o fake news. Dagli Stati Uniti alla Francia, passando per la Macedonia settentrionale e la Russia, la vincitrice del premio Albert Londres nel 2013 analizza con meticolosità e umorismo la posta in gioco delle cosiddette «realtà alternative». Che senso hanno le bufale? Chi le crea di sana pianta e le diffonde? Con quali obiettivi? Come si può accusare di recitare e mentire un padre che sta piangendo la perdita del figlio ucciso nel massacro in una scuola americana? Come rispondere a coloro che affermano che la sfericità della Terra è una montatura? Con uno stile grafico pungente arricchito da testi incisivi, la giornalista e la fumettista ci guidano nella mente di coloro che dubitano di tutto e vedono complotti ovunque. Un giro del mondo delle informazioni taroccate per dimostrare che le bufale non sono mai innocenti – anzi, sono spesso pericolose per l’equilibrio democratico.
> Doan Bui / Leslie Plée, Fake News. L’info qui ne tourne pas rond. Delcourt, 2021.
Saggio Nel suo libro «Il complotto», il talentuoso Will Eisner racconta per immagini la storia dei «Protocolli dei Savi di Sion», che, lo rammentiamo, sono un clamoroso falso inventato ad arte all’inizio del XX secolo per attizzare l’antisemitismo in Europa. Vi si narra in dettaglio di come gli ebrei aspirerebbero a dominare il mondo. Smascherato mille volte, questo «falso complotto ebraico» continua tuttavia a sedurre i lettori e ad alimentare l’odio verso l’altro da un secolo a questa parte. L’opera, di grande diffusione, fu un enorme successo negli anni precedenti e durante la Prima guerra mondiale e venne usata, fra l’altro, da Hitler e dal Klu Klux Klan. È tuttora molto popolare tra i suprematisti bianchi negli Stati Uniti. Pubblicato in inglese nel 2005, anno della scomparsa del suo autore, «Il complotto» ha un intento preventivo: per citare le parole del padre della graphic novel americana, «la mia speranza è che questo libro serva a piantare un altro chiodo nella bara di questa terrificante impostura vampiresca».
> Will Eisner, Il complotto. La storia segreta dei Protocolli dei Savi di Sion, Einaudi, 2005.
Humour Oscura, dominatrice, cospirativa, pericolosa. Da sempre la massoneria alimenta fantasie e sospetti. Due fumetti sollevano il velo su questa misteriosa organizzazione spesso accusata di volere dominare il mondo. Il volume «Grand Orient» narra maliziosamente l’introduzione di Philippe in una loggia massonica parigina. Scopriamo una società disorganizzata e persone normali che amano filosofeggiare e affinare la mente, ma anche prendere l’aperitivo: un innocuo club di intellettuali, insomma, lontano mille miglia da un gruppo di potenti individui che manipolano di nascosto i governi del mondo. Lo scopo dell’altro fumetto, «La Franc-Maçonnerie dévoilée», è di svelare le origini, i retroscena e le motivazioni dell’ordine massonico a livello internazionale. Quest’opera didattica, ben documentata e leggera, ci offre il ritratto di massoni famosi attraverso dieci secoli di storia: ritroviamo Mozart, Franklin, Mirabeau o Kipling. Un approccio illuminante per distinguere fra mito e realtà.
> Jérôme Denis / Alexandre Franc, Grand Orient. Soleil, 2020.
> Arnaud de la Croix / Philippe Bercovici, La Franc-Maçonnerie dévoilée. Le Lombard, 2020.