Sintesi dell'articolo
«Konsens statt Frustration. Die Chancen der alternativen Streitbeilegung» (tedesco)
Autore
Giulia Reimann, MLaw, lavora come giurista al Servizio per la lotta al razzismo e come collaboratrice scientifica all’Università di Zurigo.
giulia.reimann@gs-edi.admin.ch
Chi avesse bisogno di accedere alla giustizia può usufruire di alternative alle procedure giudiziarie ordinarie. Questi meccanismi extragiudiziali sono particolarmente indicati nei casi di discriminazione razziale poiché sono a bassa soglia, perlopiù gratuiti e in determinate situazioni suscettibili di portare alla soluzione auspicata più efficacemente di complicate e costose procedure giudiziarie. Fra le alternative possibili, quella più vicina alla procedura giudiziaria civile è rappresentata dal tentativo di conciliazione. Il Codice di procedura civile menziona la mediazione, cui si ricorre con crescente frequenza nei casi di discriminazione. Oltre agli strumenti citati si annovera la difesa civica parlamentare, presente a livello cantonale e comunale. Diversi settori, per esempio quello dei trasporti pubblici o delle assicurazioni, hanno istituito difensori civici propri. Servizi specializzati come il Consiglio svizzero della stampa possono inoltre fungere da autorità di ricorso in caso di discriminazioni, nella fattispecie vertenti su questioni di etica dei media. Infine vanno annoverati i consultori giuridici specializzati in discriminazione razziale.
Numerose persone, però, non conoscono le possibilità offerte dalle procedure extragiudiziali, poiché poco note e poco accessibili al grande pubblico. Queste lacune vanno perciò colmate, anche assegnando al settore maggiori risorse finanziarie e umane. Ma ciò che manca davvero è un’autorità attiva a livello nazionale: il tentativo più recente di istituire un difensore civico nazionale è fallito nel 2004 in Parlamento e anche nel 2016, le possibilità di successo, sul piano politico, di un nuovo tentativo sembrano essere nulle. Un interlocutore centrale cui rivolgersi semplificherebbe notevolmente l’accesso alla giustizia a chi ne avesse bisogno.