Sintesi dell'articolo
«Den säkularen Dornröschenschlaf beenden. Religiöse Ignoranz des Bundes muss einer Öffnung weichen» (tedesco)
Autor
Professore ordinario di etica alla facoltà di teologia dell’Università di Berna, Frank Mathwig è membro della CFR e consulente in materia di teologia ed etica della Federazione delle chiese protestanti della Svizzera. Frank.Mathwig@sek.ch
L’ostilità verso i musulmani non è soltanto una forma di discriminazione, ma anche un attacco ai fondamenti stessi della democrazia. Lo Stato è ancora troppo tollerante nei confronti di chi diffama determinati gruppi sociali.
L’ostilità verso i musulmani è sintomo di un deficit democratico, come dimostrano le tre riflessioni esposte di seguito. Innanzitutto, una società che si rifiuta di andare incontro a una determinata comunità in modo aperto e senza pregiudizi non rispetta il principio di uguaglianza, uno dei fondamenti della democrazia. In secondo luogo, si osserva che le regole e i codici del dibattito democratico non trovano applicazione nei social media: i musulmani e l’Islam vengono strumentalizzati per inasprire il dibattito politico. In terzo luogo, le moschee svizzere, molto più frequentate delle chiese, testimoniano una tendenza globale a un ritorno del fervore religioso, fenomeno definito dai sociologi come «post-secolarizzazione». È evidente che chi crede ancora in una progressiva secolarizzazione ha scommesso sul cavallo sbagliato.
Occorre invece osare parlare di razionalità multiple, il che comporta due sfide. Da un lato, la politica, la società e la scienza non devono limitarsi a descrivere e giudicare le persone praticanti in funzione di categorie oggettive, ma piuttosto considerarle come soggetti religiosi che sono una fonte d’informazione sul loro credo e le loro convinzioni. Dall’altro, la Svizzera deve mettere fine all’illusione della laicità a tutti i costi ed entrare a far parte della società post-secolare. La timida apertura dello Stato alle questioni religiose che animano i suoi cittadini deve continuare ed essere potenziata.