Sintesi dell'articolo
« Ils sont sensibles aux questions de discrimination et de préjugés ». Le racisme expliqué aux ados» (francese)
Noémie Prod’hom, insegnante a Losanna, utilizza i materiali didattici di éducation21 per trattare il tema del razzismo con i suoi alunni tra i 14 e i 16 anni.
Noémie Prod’hom lavora in un «modulo di attività temporanee e alternative alla scolarità» (MATAS), finalizzato a rimotivare gli allievi a rischio di abbandono scolastico. Per tre mesi, questi allievi per una parte dell’orario non frequentano la propria scuola ma una struttura educativa speciale dove, affiancati da un’educatrice, una docente e un maestro di laboratorio sociopedagogico, seguono ad esempio corsi preprofessionali e svolgono lavori socioeducativi.
In molti casi, questi alunni hanno un retroterra migratorio e subiscono l’influenza di diverse culture, il che può essere destabilizzante. Le attività proposte mirano a rafforzare il radicamento nel luogo di accoglienza, mantenendo al contempo i legami con il Paese di origine, e stimolano i giovani a partecipare alla vita sociale e a interrogarsi sul mondo che li circonda e su sé stessi, specialmente in relazione al tema della discriminazione razziale.
Ogni anno, questo problema è trattato durante la Settimana contro il razzismo. Per stimolare la riflessione, Noémie Prod’hom si avvale dei materiali didattici di éducation21, che giudica differenziati, di ottima qualità e adatti ai giovani che leggono poco (ad es. filmati). Con i suoi allievi, la docente legge anche opere su personaggi emblematici (Martin Luther King, Nelson Mandela o Rosa Parks).
Per dare nuove motivazioni agli alunni in difficoltà, è necessario proporre loro temi ambiziosi che possano catturare il loro interesse. I giovani sono sensibili al problema della discriminazione e dei pregiudizi, che possono ricollegare al loro vissuto quotidiano, si mostrano interessati e molto reattivi e apprezzano il fatto di poter esprimere la loro opinione.
Intervista a cura di Sylvie Jacquat, CFR.
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