TANGRAM 37

Nuovo dinamismo nell’insegnamento religioso

Sintesi dell'articolo
«Neue Dynamik im Religionsunterricht» (tedesco)

Autore

Diplomata in teologia e management culturale, Judith Stofer lavora come giornalista RP. Dal 2011 è membro del Gran Consiglio zurighese.
jstofer@gmx.ch

Il panorama dell’insegnamento religioso in Svizzera è estremamente variegato: ci sono Cantoni in cui è bandito dalle scuole e altri in cui viene impartito dalla Chiesa con la benedizione dello Stato. Oltre che per le ore annuali e per il numero di anni scolastici, i Cantoni differiscono notevolmente anche per l’offerta di materie obbligatorie, facoltative e obbligatorie a scelta. Nel Cantone di Ginevra, per esempio, il piano di studio della scuola dell’obbligo non contempla l’insegnamento religioso, ma in compenso include materie come «Citoyenneté» (cittadinanza) e «Vivre ensemble et exercice de la démocratie» (convivenza ed esercizio della democrazia), pressoché sconosciute ai Cantoni della Svizzera tedesca. Nel Cantone di Obvaldo, invece, in una specie di controprogramma a quello di Ginevra, l’insegnamento religioso confessionale è parte integrante del piano orario dalla seconda elementare alla fine delle medie ed è impartito dagli organi ecclesiastici. Altri Cantoni prevedono forme miste di insegnamento religioso statale con finestre temporali per quello facoltativo confessionale.

Il Cantone di Zurigo ha scelto una propria via e, indipendentemente dal piano di studio dei Cantoni della Svizzera tedesca (il «Lehrplan 21»), già nell’anno scolastico 2011/2012 ha introdotto una materia obbligatoria denominata «Religion und Kultur» (religione e cultura). In questo caso, l’insegnamento è aconfessionale e trasmette essenzialmente conoscenze culturali di base sulle principali religioni del mondo – ebraismo, cristianesimo, islam, induismo e buddismo – affinché gli allievi siano in grado di affrontare questioni e tradizioni religiose.