Cas 2003-015N
Tessin
Historique de la procédure | ||
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2003 | 2003-015N | Lautorità preposta al perseguimento penale decreta che non vi è motivo di promozione dellaccusa. |
Critères de recherche juridiques | |
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Acte / Eléments constitutifs objectifs | Abaissement ou discrimination (al. 4 1ère phrase) |
Objet de protection | |
Questions spécifiques sur l'élément constitutif | Bien juridique protégé |
Mots-clés | |
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Auteurs | Particuliers |
Victimes | Personnes noires / PoC |
Moyens utilisés | Déclarations orales |
Environnement social | Aucune indication sur l'environnement social |
Idéologie | Racisme (couleur de peau) |
Nel periodo aprile 2002/luglio 2002, X avrebbe ripetutamente apostrofato A con i termini «puttana», «troia» e «sporca negra». A ha sporto denuncia e querela contro X.
Per quanto attiene al reato di ingiuria (art. 177 CP), l'autorità competente ha emanato un decreto d'accusa. Per il reato di discriminazione razziale quest'ultima ha dapprima considerato che "[...] una concorrenza del reato di discriminazione razziale ai sensi dell'Art. 261bis CP con i reati a protezione dell'onore e della sfera riservata personale è ipotizzabile unicamente per ciò che concerne l'art. 177 CP (cfr. Trechsel, Kurzkommentar, art. 261 bis no. 46)" (consid. 3, pag. 1). Essa ha inoltre ritenuto che, nel caso in esame, fosse applicabile il cpv. 4 dell'Art. 261bis CP. A tale riguardo l'autorità ha però specificato che "[...] secondo consolidata dottrina (cfr. Rehberg IV, pag. 190) quando l'offesa con riferimento alla razza o all'appartenenza religiosa riguarda unicamente la qualità della persona specifica ed è volta a colpire quest'ultima nel suo diritto ad essere considerata persona rispettabile, occorre applicare l'art. 177 CP anziché l'Art. 261bis CP» (consid. 5, pag. 1 seg.). L'autorità ha dunque considerato che nella fattispecie l'offesa fosse circoscritta ad A e mirasse a colpire quest'ultima nel suo diritto ad essere considerata persona rispettabile, trovando dunque applicazione unicamente l'art. 177 CP (consid. 6, pag. 2).
Pertanto l'autorità competente per l'azione penale, richiamando il decreto d'accusa già emesso nei confronti di X per ripetuta ingiuria, ha decretato il non luogo a procedere per il reato di discriminazione razziale.
Non luogo al procedimento penale.