TANGRAM 40

Le cifre non dicono tutto

Sintesi dell'articolo
«Die Zahlen verraten nicht alles. Monitoring-Instrumente zu Muslimfeindlichkeit» (tedesco)

Autore

Alma Wiecken è giurista della segreteria della CFR.
alma.wiecken@gs-edi.admin.ch

Le cifre non dicono tutto

Quanto sono frequenti gli episodi di ostilità verso i musulmani in Svizzera? Rispondere a questa domanda non è semplice, anche se ci sono strumenti che permettono di inquadrare e documentare il fenomeno con cifre. Nel presente contributo ne presentiamo due: la raccolta di casi giuridici della Commissione federale contro il razzismo (CFR) e il rapporto annuale della Rete di consulenza per le vittime del razzismo.

La raccolta della CFR è un importante strumento di monitoraggio, ma consente soltanto in misura limitata di capire se gli episodi di ostilità verso i musulmani sono in aumento o in calo. Questo perché molte esperienze dirette di discriminazione vissuta da parte di musulmani non sono penalmente rilevanti e quindi non trovano riscontro nella raccolta dei casi giuridici. Il numero di condanne è molto basso. Il gruppo maggiormente esposto a discriminazioni è quello degli Ebrei. È tuttavia indicativo che dal 2014 si osserva un netto aumento rispetto agli anni precedenti delle condanne in casi in cui le vittime sono musulmani.

Un altro strumento è il rapporto annuale della Rete di consulenza per le vittime del razzismo che censisce i casi notificati dai diretti interessati nei più disparati ambiti della vita, che spesso non sono penalmente rilevanti. Il loro numero può variare di anno in anno e quindi non consente di trarre conclusioni sull’aumento o la diminuzione degli episodi di razzismo, ostilità contro i musulmani o dovuti ad altri moventi discriminatori. In termini percentuali, i casi di ostilità verso i musulmani si sono però attestati a un livello chiaramente più elevato rispetto al passato.